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Ripercorrete con noi l'Europa!

52 articoli, uno per ogni settimana di passi di 365 volte Europa. Prendete una carta geografica e venite con noi: cercate i toponimi e immaginatevi il nostro cammino, seguendo le nostre suggestioni!

E preparatevi al vostro cammino leggendo il nostro Vocabolario.

Il Cammino di Marcella



LE ORIGINI DEL CAMMINO DI MARCELLA

"Nella notte tra il 12 e il 13 aprile 1997 sono alla guida dell’autovettura di famiglia, una monovolume comprata da appena un mese, sto percorrendo l’autostrada Milano – Genova, é buio, Marco, mio marito, assopito sul sedile anteriore affianco a me, cinque dei miei sei ragazzini sui sedili posteriori tranquillamente addormentati, ma, mentre sto percorrendo il viadotto Piani, un colpo di sonno mi fa perdere il controllo della guida.
Un urlo di Marco mi sveglia, rumore di carrozzeria che sfrega contro il metallo della barriera di sicurezza, i fanali dell’automobile impazzita illuminano a sprazzi l’autostrada, giriamo su noi stessi vorticosamente; facendo perno contro il guard-rail con la parte posteriore dell’auto ci solleviamo e crediamo di volare giù, ma poi ricadiamo pesantemente sulla strada, riprendiamo a carambolare e infine ci fermiamo sulla corsia d’emergenza. Ci contiamo, manca Marcella, la mia figlia di 8 anni: sull’asfalto non c’è, capiamo che è stata sbalzata dall’auto ed è probabilmente là, ventotto metri più sotto.
Poliziotti, vigili del fuoco, personale della Croce Rossa e automobilisti di passaggio scendono a cercarla senza trovarla e allora, dopo circa trenta minuti, dico a voce alta: “Se la troviamo vado a Lourdes” e dopo alcuni minuti in piedi, nel buio, sola, con il mio bimbo di pochi mesi in braccio, alzo lo sguardo al cielo e urlo: “Ok, ci vado a piedi!”. “Signora, veloce, salga sull’ambulanza, il dott. Cremonesi ha trovato Marcella, e noi dobbiamo arrivare al Pronto Soccorso prima che arrivi lei”. Infatti altri figli hanno riportato ferite e contusioni e necessitano di cure.
Marcella è molto grave e quando si riprende, lentamente, dal coma scopriamo che è viva, ma non camminerà mai più. Lei, piccola atleta, iperattiva, è ora costretta a vivere su una sedia a rotelle, con una tetraparesi che le limita i movimenti sia delle gambe che delle braccia.”


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LA PREPARAZIONE

Per Anna non si è trattato solo di tenere fede a una promessa fatta in un momento drammatico: ha trasformato questo cammino in un’occasione per porre all’attenzione dell’opinione pubblica il tema della disabilità per trovare un nuovo sguardo sulla disabilità!. Prima della partenza Anna ha partecipato alla trasmissione Porta a Porta del 30 novembre 2010 (il suo intervento parte dal minuto 42:20) per spiegare cosa questo significhi!

L'Arcivescovo di Torino Monsignor Cesare Nosiglia ci ha fornito un'importante Credenziale.

Il cammino è stato organizzato con il sostegno dell'associazione La Locanda delle iDEE APS e con il contributo di tanti amici che hanno creduto nello scopo di questo lungo viaggio a piedi e hanno aderito all'iniziativa ADOTTA UNA TAPPA.

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IL RACCONTO

E il 26 febbraio 2011 è iniziato Il Cammino di Marcella, un viaggio a piedi da Sarzana (SP) al Col du Somport, passando per Lourdes. Un itinerario a piedi di circa 1600 chilometri, lungo strade il più possibile adatte al viaggio lento, quindi strade sterrate, mulattiere e sentieri, percorrendo strade asfaltate solo nel caso in cui non è stato possibile trovare soluzioni alternative.

Durante il lungo itinerario Anna ha raccontato giornate e incontri in un Diario lungo 65 tappe. Leggendolo potete ripercorre i nostri passi!


Riccardo ha raccontato il cammino con l'obiettività dell'obiettivo, e in questa occasione si è cimentato anche nella complessa arte della ripresa. Dal suo lavoro è nato il docu-film Il Cammino di Marcella: potete averne un assaggio guardando il trailer!

Per avere una visione complessiva della lunghezza delle tappe e del percorso potete andare a questa pagina.

I nuovi incontri e l'ospitalità sono stati elemento essenziale del nostro cammino. Gli amici che ci hanno accolto nel nostro andare ci hanno regalato parole di incoraggiamento!

Potete ripercorrere Il Cammino di Marcella anche attraverso l'intenso scambio epistolare intrattenuto durante il viaggio tra Anna e Gabriella La Rovere, anch'essa mamma di una ragazza con disabilità. Un racconto lieve, ma senza censure, delle difficoltà che hanno dovuto superare nel cammino della vita, spunti di riflessione per contribuire a una società più attenta ai bisogni di ciascuno.


E DOPO?

Nell'autunno 2011 Ali&no Editrice ha pubblicato il libro Il Cammino di Marcella, il racconto completo del percorso, delle emozioni, degli incontri e delle scoperte fatte tappa dopo tappa, dando gambe a chi non ha gambe e voce a chi non ha voce.

Nel 2012 Il Cammino di Marcella ha ricevuto il premio Camminata dell'anno 2011, organizzato dal Festival del camminare di Bolzano 2012. Il concorso, nato da un’idea del Direttore artistico del festival Luca Gianotti, era riservato a quelle camminate svolte nel 2011 che hanno avuto un rapporto di comunicazione con un pubblico, cioè i cui protagonisti si sono raccontati in diretta durante l’evento. E Il Cammino di Marcella è risultato la camminata evento che più è stata amata dai lettori camminatori.

Nel 2013 abbiamo organizzato Il Cammino di Marcella Piemonte per cercare un percorso accessibile a tutti e mettere a confronto le suggestioni raccolte durante il cammino tra Italia e Francia e le idee di amministrazioni pubbliche e associazioni piemontesi.

Nel maggio 2014 abbiamo organizzato i primi convegni in cammino Il Cammino di Marcella 24h/24. Ventiquattro ore di cammino non stop per riflettere, conoscere, accettare e superare i limiti e valorizzare i talenti, continuando a raccogliere idee e ad approfondire i concetti che hanno guidato il nostro cammino del 2011. Da allora ne abbiamo camminati trenta, in giro per l'Italia.

Negli anni numerosi articoli pubblicati su riviste e quotidiani, interviste, incontri pubblici ci hanno permesso di condividere con migliaia di persone questa entusiasmante esperienza, creando occasioni per cambiare lo sguardo sulla disabilità.

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