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Ripercorrete con noi l'Europa!

52 articoli, uno per ogni settimana di passi di 365 volte Europa. Prendete una carta geografica e venite con noi: cercate i toponimi e immaginatevi il nostro cammino, seguendo le nostre suggestioni!

E preparatevi al vostro cammino leggendo il nostro Vocabolario.

365 volte Europa


Conosciamo realmente l’Europa
? Ce lo siamo domandati Riccardo e io, centovent’anni in due. Lui fotografo camminatore, da quarant’anni racconta l’Italia con parole e immagini per illustrare i cambiamenti di paesaggi e luoghi. Io, con un approccio maggiormente diretto alla persona e alle fragilità, dal 2011 cammino per tenere fede a una promessa, alla ricerca di un nuovo sguardo sulle fragilità.

Abbiamo infilato negli zaini una tenda, un fornelletto, l’occorrente per dormire e cucinare, l’abbigliamento per le quattro stagioni e in un martedì di metà ottobre abbiamo chiuso casa, isolata tra le cime già innevate delle Alpi Graie, dando inizio a un’avventura. Un giorno e mezzo ed era già confine da superare. Il primo, un colle a 3072 metri. Un’emozione da vivere altre ventitré volte, tante le frontiere attraversate prima di arrivare a Trieste, esattamente dopo trecentosessantacinque giorni e  undicimiladuecentosettantacinque chilometri.

Francia, Spagna, Portogallo, ancora Spagna e Francia, ma questa volta da ovest a nord est, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Austria, Repubblica Slovacca, Ungheria, Romania, Serbia, Bulgaria, Macedonia del Nord, Grecia, Albania, Montenegro, Bosnia ed Erzegovina, Croazia e Slovenia.

Scarponi ai piedi e grandi zaini sulle spalle, un fisico allenato, ma non troppo, una notevole curiosità, un pizzico di pazzia, caparbietà quanto basta e uno sguardo bambino, senza pregiudizi, capace di emozionarsi per il bello e rattristarsi per il brutto. E il proposito di mettere a frutto le conoscenze di una vita pronti, però, ad aprirci a idee inaspettate.

Il percorso non definito a tavolino, non tracciato su una carta prima di partire da casa, ma abbozzato giorno per giorno, scegliendo la direzione a ogni bivio, seguendo suggestioni, consigli elargiti da incontri inattesi o a causa di situazioni impreviste: un fiume non guadabile, un sentiero invaso da rovi, una sterrata obliterata da un cancello.

Il calendario alla partenza segnava 16 ottobre 2018. All’arrivo 15 ottobre 2019.

E in mezzo un anno vissuto con un’intensità incredibile. Abbiamo avuto la possibilità di conoscere ventuno Nazioni passando dal retrobottega, percorrendo le periferie e i territori non toccati dal turismo consueto oppure spesso sfiorati con veloci mezzi di trasporto poiché non contengono nulla di eclatante. E proprio lì abbiamo studiato sul campo Storia e Geografia, approfondito il passato e compreso un pochino di più il presente, prendendoci il tempo di ascoltare coloro che avevano voglia di raccontarsi, tenendo i cinque sensi sempre pronti a cogliere ciò che ci proponeva l’andare lentamente. Un anno in silenzio assoluto, senza utilizzare i social, per poterci gustare il qui e ora, per riempirci di ricordi, di sensazioni, di dialoghi. Un’esperienza di vita frugale, giorni cadenzati da orari e attività sempre uguali, alla ricerca di incontri con natura e persone, avvolti nei silenzi dei grandi spazi attraversati, le orme unico segno lasciato come traccia del passaggio.

Un percorso lungo un anno, da seguire con un dito sulla carta geografica? Lo potete fare a questo link.

E se lo si volesse ripetere? A questo link lo raccontiamo settimana dopo settimana!

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