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Ripercorrete con noi l'Europa!

52 articoli, uno per ogni settimana di passi di 365 volte Europa. Prendete una carta geografica e venite con noi: cercate i toponimi e immaginatevi il nostro cammino, seguendo le nostre suggestioni!

E preparatevi al vostro cammino leggendo il nostro Vocabolario.

Settimana n. 7


27 novembre 2018 - 3 dicembre 2018

Procediamo in Catalogna, dove il saluto è deus o deo, contrazione di adéu o adéu-siau, un affidare a Dio con allegria. Lungo la strada un automobilista gentile teme per la nostra incolumità nei successivi cinquecento metri di pericolosa strada a curve; affrontiamo il pericolo ed eccoci a Folgueroles, tra bambini che rincasano da scuola e anziani che giocano a petanque. 

Un ponte medievale sul Riu Gurri per scoprire Vic: donne arabe, giovani africani in bicicletta, vicoli stretti e ben tenuti, il Tempio romano di Ausa, la spettacolare Plaza Major medievale racchiusa da palazzi catalani e il pavimento di terra argillosa

Dalle montagne della Comarca del Moianès le nuvole son festoni nel cielo azzurro, le Guilleries son prìncipi cinti di rocce e i Pirenei re incoronati di neve. Mucche al pascolo e un tipo allegro che esclama “bello bellissimo!”: ha viaggiato in Italia e sostiene che gli italiani enfatizzano sempre così

Nei boschi di Puignerò cercatori di funghi e anche i tronchi intagliati a colpi di motosega hanno la forma di enormi funghi. Artès è un cucuzzolo di case antiche contornato da una periferia disadorna e industriale, allevamenti e agricoltura e sullo sfondo Monserrat che avvolge il solenne monastero dedicato alla Madonna Nera. Il frastagliato monte si innalza dal fiume Llobregat, acque che da sempre movimentano mulini: un tempo servivano i mugnai e l’industria tessile, dopo hanno prodotto elettricità. 

Appena più in là Tina al mig de la vinya sono grandi tini in pietra e muratura. Le campane del Santuari Ntra Sra de la Salut, dove cinquecento anni fa sostò Ignazio da Loyola nel viaggio verso Gerusalemme, tintinnano ogni quarto d’ora, e prima dell'alba uno scroscio di pioggia infradicia la tenda. 

Le frecce amarillos ci conducono a Manresa, città a saliscendi, disarmonia pulita, cattedrale e negozi solidali. Olivi a spalliera e case rurali in pietra e archi incorniciano il Camì rural de Rajadell espai de coexistencia de vianants, bicicletes i vehicles. Nei paesi, anche piccini, un espai ludic i de salut per a la gent gran. Camion stipati di maiali corrono sull’autovia C-25. 

La Guardia Pilosa nell’anno Mille era il confine musulmano-cristiano. ora è punto panoramico tra il vento delle pale eoliche e l’olezzo di discarica e suinifici. Ad Anoja nel Penedes le colline si fanno altipiano: qui si produce lo champagne di Spagna e i deliziosi vini di cava

Les Oluges è campi giallo diserbo e il restaurant L’eix: patata brava, cerveza, flan de la casa e la proprietaria che mi saluta dandomi una malinconica carezza sul viso; è la prima volta che gli orari sballati degli spagnoli, per adeguarsi a un fuso orario voluto dal dittatore Franco per essere più vicino all’amico Hitler, collimano con le nostre esigenze. 

Freddo, pioggia, tenda inutilizzabile, bisogno di una doccia calda: è necessario l’Hostal Universitat, nel centro di Cervera, città carica di storia col sapore del Natale e luci nel crepuscolo, un po’ ovunque la scritta 93, il numero del motociclista Marc Márquez, nato qui. A colazione la prima tostada con olio e pomodoro e l’albergatore ci spiega il bisogno di libertà della Catalunya. 

Ci guidano nuovamente le frecce del Camì de St Jaume attraverso una pianura operosa: piccole industrie, coltivazioni di meleti a spalliera, allevamenti di suini. Nel buio delle 5 del mattino i trattori già al lavoro ci danno la sveglia. Cicogne intrecciano voli sulle nostre teste

Tarrega è la campana che chiama alla messa grande, prove di canti con chitarra nella prima domenica di Avvento, passanti e bimbi gentili che ci augurano bon camì, e un murales che incita all’unione e all’allegria per vincere la battaglia verso l'indipendenza

El Palau d’Anglesola è storia di templari, che anticipa Lleida, adagiata lungo il Rio Segre, protetta dalla Seu Vella, antica cattedrale romanico-gotica, e sorvegliata dal Castell di Gardeny, in cima a una collina dalla posizione strategica, ove sostò Giulio Cesare nel corso della campagna di Llerda condotta contro l’armata spagnola di Pompeo e su cui i cavalieri templari eressero una fortezza nel secolo XII. E proseguendo a Sud Ovest nuovamente campi arati, lungo il Rio Segre.




Commenti

  1. Perchè non ci sono più post oltre questo?

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    1. Buongiorno! Stiamo ripercorrendo il racconto del cammino con lentezza. Abbiamo iniziato da poco e ogni martedì, giovedì e sabato postiamo un nuovo articolo con il riassunto di una settimana: ci segua e, piano piano, scoprirà l’Europa vista con i nostri passi!

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  2. Un domanda: c'è spazio o interesse nel vostro cammino a soste pur brevi di tipo turistico? Il cammino vi porta in posti bellissimi ricchi di storia che sapete raccontare con precisa puntualità...

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    1. No, Enrica, nessuna sosta di tipo turistico, però la lentezza del cammino e la scelta di vivere il qui e ora senza distrazioni, immergendoci completamente nei luoghi che attraversiamo ci permette di "vederli" intensamente con tutti i nostri sensi

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