Settimana n. 31
14 maggio 2019 - 20 maggio 2019
Utrecht: una lunga e facilmente camminabile periferia, a ogni fermata di metro, bus e tram parcheggi di biciclette affollati. La sua stazione ferroviaria è il nodo principale della rete olandese.
Un delfino di plastiche riciclate si slancia all'insù nel centro di un canale. Università, la gotica Domkerk e Domtoren, la torre di chiesa più alta dei Paesi Bassi, il castello De Haar e fortini, parte della Waterlinie del XVII secolo. Sulla piazza centrale la copia di una pietra runica danese e la statua di Graf Van Nassau. Strade silenziose, percorse soprattutto da biciclette.
Appena fuori città dieci chilometri di bosco, a Soesterberg il Nationaal Militair Museum su un'ex base NATO, a Scherpeenzeel il mercato è il trionfo di banchi di formaggio. A Renswoude attraversiamo la Grebbeline una linea difensiva della Seconda guerra mondiale, più orientale delle vulnerabili fortificazioni già esistenti, che non servì però a difendere l'Olanda dalle truppe aviotrasportate tedesche che catturarono la Fortezza Olanda dall'interno.
Ancora allevamenti e coltivazioni, minicamping e stalle pulite e ordinate: puledri vicino alle mamme per farsi proteggere. Un esteso bosco intorno al Middelpunt Van Nederland, la grande pietra che dovrebbe indicare il centro dei Paesi Bassi.
Nel Parco nazionale De Hoge Veluwe cervi, daini e il museo Kröller-Mülle, la seconda collezione al mondo di opere di Van Gogh. Troviamo posto per la tenda all’esterno, a ridosso della recinzione; tra le sbarre si affaccia un guardaparco: non sa l’inglese, men che meno l’italiano, e allora ci fa dialogare con il traduttore di Google, ci domanda cosa facciamo, non può multarci o mandarci via, ci avvisa che sul suolo pubblico non si può fare campeggio selvaggio, però farà finta di non averci visto. Alle 4 del mattino c'è già luce.
Woeste Hoeve Beekbergen è una vecchia stazione di cambio cavalli e Memorial commemorativo di 263 vittime dei nazisti per rappresaglia, nel marzo del 1945. Loenen è il National Field of Honor, cimitero di guerra, con pannello computerizzato per la ricerca dei sepolti. all'ingresso dei paesi il solito cartello avvisa dell'esistenza del gruppo WA di buurtpreventie, ossia prevenzione del vicinato.
Scaffali e tavoli davanti alle case propongono in vendita prodotti vari a un euro: uova, libri, giochi usati, patate, vasetti di pomodori e piantine officinali; ancora casette di legno in cui acquistare uova di anatre, faraone e galline e molti altri prodotti: una scatola apribile è la cassa, dentro monete per poter ritirare il resto.
Il Castello di Hackfort è bianco, due massicce torri cilindriche, il più imponente della regione. Campi di grano e pascoli di pecore e Brandrode runderen (i bovini rosso fuoco), monumento naturale nazionale. Ritroviamo cicogne, nei nidi a covare.
Borculo è casette tutte identiche, uno o due anziani in ogni salone: leggono, parlano, sorseggiano caffè o te, qualcuno si alza a seguirci con lo sguardo, stupito. Bambini vanno in piscina, ai piedi hanno gli zoccoli di legno.
Il Café-Restaurant Rotering di Oldenkotte è l'ultimo caffè dei Paesi Bassi, sorseggiato seduti a un tavolino all'esterno, all'interno è pronto il rinfresco del funerale che stanno celebrando nella vicina chiesa.
Un avanzo di sbarra bianca e rossa, una sagoma in legno di militare di frontiera con cappotto verde e sciarpa grigia, il cartello Bundes-Republik Deutschland, a terra una fila obliqua di piastrelle nere con croci bianche ed è Oldenkott, Germania. Le ciclopedonali procedono parallele alle vie fino ad Ammeloe.
Pale eoliche e tetti di case e allevamenti (inconfondibilmente maiali) ricoperti di pannelli solari e fotovoltaici. Biondi campi di grano. Ad Antoniusheim è l'ultimo giorno della fiera dei fiori estivi. Heek è un cimitero che ricorda i morti di tante guerre: 1864 Prussia contro Danimarca; 1866 Prussia contro l'Impero Germanico, per trovare l'indipendenza (e a sud combatteva anche l'Italia), 1914-18 la Grande Guerra, 1939-45 le vittime del terrore.
Il bar interno del Seniorenheim St. Ludgerus, casa per anziani, è aperto anche all’esterno e vende torte golose ipercaloriche, alte una decina di centimetri, in TV un programma di Artè sull'Europa: impariamo che il verso del gallo è riprodotto in maniera differente nelle varie lingue del nostro continente.
Lungo i percorsi nei boschi grande movimento di gente a piedi, in particolare donne, e rifugi in legno, con tetto, panche e tavolo.
A Mesum una Lidl ci permette di fare scorte di cibo e scoprire che i discount sono nati in Germania, conseguenza e risposta al dissesto economico dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Un delfino di plastiche riciclate si slancia all'insù nel centro di un canale. Università, la gotica Domkerk e Domtoren, la torre di chiesa più alta dei Paesi Bassi, il castello De Haar e fortini, parte della Waterlinie del XVII secolo. Sulla piazza centrale la copia di una pietra runica danese e la statua di Graf Van Nassau. Strade silenziose, percorse soprattutto da biciclette.
Appena fuori città dieci chilometri di bosco, a Soesterberg il Nationaal Militair Museum su un'ex base NATO, a Scherpeenzeel il mercato è il trionfo di banchi di formaggio. A Renswoude attraversiamo la Grebbeline una linea difensiva della Seconda guerra mondiale, più orientale delle vulnerabili fortificazioni già esistenti, che non servì però a difendere l'Olanda dalle truppe aviotrasportate tedesche che catturarono la Fortezza Olanda dall'interno.
Ancora allevamenti e coltivazioni, minicamping e stalle pulite e ordinate: puledri vicino alle mamme per farsi proteggere. Un esteso bosco intorno al Middelpunt Van Nederland, la grande pietra che dovrebbe indicare il centro dei Paesi Bassi.
Nel Parco nazionale De Hoge Veluwe cervi, daini e il museo Kröller-Mülle, la seconda collezione al mondo di opere di Van Gogh. Troviamo posto per la tenda all’esterno, a ridosso della recinzione; tra le sbarre si affaccia un guardaparco: non sa l’inglese, men che meno l’italiano, e allora ci fa dialogare con il traduttore di Google, ci domanda cosa facciamo, non può multarci o mandarci via, ci avvisa che sul suolo pubblico non si può fare campeggio selvaggio, però farà finta di non averci visto. Alle 4 del mattino c'è già luce.
Woeste Hoeve Beekbergen è una vecchia stazione di cambio cavalli e Memorial commemorativo di 263 vittime dei nazisti per rappresaglia, nel marzo del 1945. Loenen è il National Field of Honor, cimitero di guerra, con pannello computerizzato per la ricerca dei sepolti. all'ingresso dei paesi il solito cartello avvisa dell'esistenza del gruppo WA di buurtpreventie, ossia prevenzione del vicinato.
Scaffali e tavoli davanti alle case propongono in vendita prodotti vari a un euro: uova, libri, giochi usati, patate, vasetti di pomodori e piantine officinali; ancora casette di legno in cui acquistare uova di anatre, faraone e galline e molti altri prodotti: una scatola apribile è la cassa, dentro monete per poter ritirare il resto.
Il Castello di Hackfort è bianco, due massicce torri cilindriche, il più imponente della regione. Campi di grano e pascoli di pecore e Brandrode runderen (i bovini rosso fuoco), monumento naturale nazionale. Ritroviamo cicogne, nei nidi a covare.
Borculo è casette tutte identiche, uno o due anziani in ogni salone: leggono, parlano, sorseggiano caffè o te, qualcuno si alza a seguirci con lo sguardo, stupito. Bambini vanno in piscina, ai piedi hanno gli zoccoli di legno.
Il Café-Restaurant Rotering di Oldenkotte è l'ultimo caffè dei Paesi Bassi, sorseggiato seduti a un tavolino all'esterno, all'interno è pronto il rinfresco del funerale che stanno celebrando nella vicina chiesa.
Un avanzo di sbarra bianca e rossa, una sagoma in legno di militare di frontiera con cappotto verde e sciarpa grigia, il cartello Bundes-Republik Deutschland, a terra una fila obliqua di piastrelle nere con croci bianche ed è Oldenkott, Germania. Le ciclopedonali procedono parallele alle vie fino ad Ammeloe.
Pale eoliche e tetti di case e allevamenti (inconfondibilmente maiali) ricoperti di pannelli solari e fotovoltaici. Biondi campi di grano. Ad Antoniusheim è l'ultimo giorno della fiera dei fiori estivi. Heek è un cimitero che ricorda i morti di tante guerre: 1864 Prussia contro Danimarca; 1866 Prussia contro l'Impero Germanico, per trovare l'indipendenza (e a sud combatteva anche l'Italia), 1914-18 la Grande Guerra, 1939-45 le vittime del terrore.
Il bar interno del Seniorenheim St. Ludgerus, casa per anziani, è aperto anche all’esterno e vende torte golose ipercaloriche, alte una decina di centimetri, in TV un programma di Artè sull'Europa: impariamo che il verso del gallo è riprodotto in maniera differente nelle varie lingue del nostro continente.
Lungo i percorsi nei boschi grande movimento di gente a piedi, in particolare donne, e rifugi in legno, con tetto, panche e tavolo.
A Mesum una Lidl ci permette di fare scorte di cibo e scoprire che i discount sono nati in Germania, conseguenza e risposta al dissesto economico dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Ricchezza di boschi e verde che invitano alla vita all'aperto, ma leggo ( impressione?) di pochi incontri. Persone forse che preferiscono la riservatezza al punto che anche il guardiano ' finge' di non esistere visto che non vi ha... visto! Durante un nostro viaggio in Olanda il sacerdote che ci accompagnava nel tentativo di fare una carezza a una bimba tenuta per mano dai genitori con cui si erano scambiate un po' di parole si è visto sottrarre con uno 'strappo' la piccola e cordiali saluti! Scenetta interessante.
RispondiEliminaE si, pochissimi incontri significativi, assaggiando una strana dicotomia tra un privato da mostrare (perché non deve avere nulla da nascondere) e un controllo e un distanziamento sociale abbastanza marcati.
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