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Ripercorrete con noi l'Europa!

52 articoli, uno per ogni settimana di passi di 365 volte Europa. Prendete una carta geografica e venite con noi: cercate i toponimi e immaginatevi il nostro cammino, seguendo le nostre suggestioni!

E preparatevi al vostro cammino leggendo il nostro Vocabolario.

I come Incontro

In–contro = trovarsi di fronte a dice l'etimologia. Di fronte a una persona, un luogo, un animale, una pianta, una situazione, un avvenimento.

La nostra vita è una raccolta infinita di incontri. Il Premio Nobel per la pace Elie Wiesel diceva: “Non credo al caso. Nella storia ci sono soltanto degli incontri.” Sta a noi trasformare ogni incontro in qualcosa di importante, occasione di arricchimento.

Incontrare è toccare, con le mani e con il cuore. È sfiorare qualcuno senza averlo cercato. È quando qualcuno bussa al tuo cuore e gli permetti di entrare. È quando qualcuno, con le sue parole o le sue azioni, cambia profondamente il nostro pensiero.

Incontro come mistero e novità, confronto che può diventare occasione di crescita e di miglioramento, per modificare lo sguardo e trovare nuove soluzioni. Ma ciò avviene solamente se c’è voglia di aprirsi, di ascoltare, di sintonizzarsi sulle giuste lunghezze d’onda. Come un’antenna radio, che capta solo se è accesa e pronta a ricevere e a trasmettere.

Il mondo è piccolo per chi si muove, e chi si muove ha maggiori possibilità di fare incontri rispetto a chi sta chiuso nella propria comfort zone. Il cammino ci porta ad attraversare il mondo senza barriere, difese, vie di fuga e ci fa incontrare il bello e il brutto, il buono e il cattivo.

Quanti incontri nei nostri cammini! In Europa, tenendo i cinque sensi ben tesi, abbiamo fatto il pieno di odori, suoni, gusti, paesaggi. Piatti da gustare (indimenticabile la tarator dello spartano rifugio sui monti bulgari), profumi, o anche puzze, che diventano identità di una regione (impossibile non abbinare la Catalunja agli allevamenti di maiali), suoni e  musiche (come non ricordare l’Ave Maria della Madonna di Fatima suonata da ogni campanile portoghese), animali selvatici così vicini, quasi da toccare (e ci viene in mente la volpe che ci ha svegliati in una notte romena per domandarci cibo), luoghi che ci hanno riempito gli occhi (i campi coltivati albanesi che ricordano i paesaggi immortalati nei dipinti rinascimentali). Ogni giorno piccoli gesti o grandi storie da ricordare, un album immateriale da sfogliare in ogni momento, per riempire i nostri giorni!

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